Martedì le autorità in Giappone si sono affrettate a valutare i danni del potente terremoto che ha provocato una cinquantina di morti, oltre a frane crolli di più edifici, scatenando altresì un incendio su larga scala in una popolare area turistica e innescato infine un allarme tsunami per la lunghezza della costa occidentale della nazione. Travolto da un Airbus in atterraggio a Tokyo, un velivolo dei soccorritori.

Mentre continuano le scosse di assestamento,  le macerie sulle strade ostacolano le operazioni di salvataggio nella speranza di trovare dei sopravvissuti.

Il terremoto di magnitudo 7,6 Richter ha colpito la penisola di Noto della prefettura di Ishikawa lunedì pomeriggio, mentre la nazione stava celebrando il giorno di Capodanno, con le famiglie riunite a casa e molti negozi chiusi.

Il terremoto si è irradiato su 30 chilometri a est-nord-est di Wajima con una profondità provvisoria di 16 km.

Secondo le testimonianze rilasciate ad organi di stampa locali, “è stata una scossa troppo forte”, ha detto Tsugumasa Mihara, 73 anni, mentre con centinaia di altri sfollati faceva al file per l’acqua potabile nella città di Shika.

“Che modo terribile di iniziare l’anno.”

Hiroko Aoki, una donna di 70 anni della zona, ha ricordato di aver sentito una forte scossa quando stava tendendo la mano per bere da una tazza, seguita da una scossa ancora più forte. È uscita rapidamente dopo che la scossa si è placata per controllare la situazione, scoprendo che le sue finestre erano in frantumi. Le è stato poi chiesto  dalle autorità di evacuare dall’abitazione.

“Ero davvero spaventato”, ha detto Aoki, ricordando che c’erano circa 40 persone in una scuola elementare che è diventata un sito di evacuazione. “Dato che è una palestra, faceva molto freddo e non c’era radio o TV, quindi non avevo idea di cosa stesse succedendo”.

Le Forze di Autodifesa Giapponese (Forze Armate) hanno istituito una task force congiunta e hanno affermato che 10.000 persone erano pronte a impegnarsi in operazioni di salvataggio e soccorso, secondo il ministro della Difesa Minoru Kihara in una conferenza stampa.

Purtroppo, durante un intervento della Guardia Costiera, l’aereo dei militari che stava portando rifornimenti per sostenere l’area colpita dal mortale terremoto è stato travolto in pista all’aeroporto Haneda di Tokyo da un aereo di linea della Japan Airlines in fase di atterraggio.

Cinque guardiacoste sono morti sul colpo e un sesto è rimasto gravemente ferito.

Nessuna vittima tra i 367 passeggeri e i 12 membri dell’equipaggio dell’Airbus A350 che sono riusciti ad evacuare in sicurezza tramite uno scivolo di emergenza. 

I governi stranieri, compresi quelli degli Stati Uniti, del Canada e dell’Italia, hanno offerto sostegno. 

All’udienza del mercoledì il Papa ha ricordato la tragedia del Giappone e ha pregato per le vittime.

In un messaggio su X, l’amministratore delegato del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva ha dichiarato: “Oggi, il Giappone è nei miei pensieri e nelle mie preghiere mentre affronta un altro potente terremoto. Ammiro la forza del paese e della sua gente: ci insegni a tutti una preziosa lezione sull’investimento nella resilienza necessaria in un mondo sempre più confrontato con gli imprevisti”.