Il Dicastero per la dottrina della fede ha pubblicato giovedì 14 dicembre un documento che ricorda che le madri single possono accedere bene ai sacramenti e che i loro figli possono essere battezzati. Pratiche a cui alcuni sacerdoti si oppongono, secondo il Vaticano.

Le donne che hanno avuto figli fuori dal matrimonio possono comunicare? A questa domanda, che può sembrare ovvia ad alcuni, il Vaticano si è tuttavia preso il tempo di rispondere, con una nuova lettera firmata dal prefetto del Dicastero per la dottrina della fede, il cardinale Victor Manuel Fernandez, pubblicata giovedì 14 dicembre.

“Bisogna lavorare pastoralmente nella Chiesa locale per chiarire che essere madre single non impedisce l’accesso all’Eucaristia”, si legge in questa lettera indirizzata al vescovo di San Francisco de Macoris, nella Repubblica Dominicana.

 Il teologo argentino afferma che diverse lettere sono state indirizzate al Papa per interrogarlo su questo tema.“In alcuni paesi, i sacerdoti e alcuni laici impediscono effettivamente alle madri che hanno avuto un figlio fuori dal matrimonio di accedere ai sacramenti e persino di battezzare i loro figli”,scrive il cardinale.

«Sono donne che hanno accolto e difeso il dono della vita»

Per contrastare questa pratica, il prefetto ‘custode dei dogmi’cita più volte Papa Francesco.

“So che non è facile essere una madre single, so che le persone a volte possono guardarti di traverso, ma ti dico una cosa: sei una donna coraggiosa perché sei stata in grado di mettere al mondo queste due ragazze. Avresti potuto ucciderli quando erano nella tua pancia, ma hai rispettato la vita, hai rispettato la vita che avevi dentro di te”, aveva affermato il Papa nel 2015 a una fedele americana.

«Come tutti gli altri cristiani, la confessione sacramentale dei peccati commessi permette loro di ricevere la comunione, continua il cardinale Fernandez in questa lettera presentata al papa il 13 dicembre.La comunità ecclesiale deve anche apprezzare il fatto che sono donne che hanno accolto e difeso il dono della vita che portavano nel loro grembo e che lottano ogni giorno per crescere i loro figli».

Il cardinale argentino si oppone anche a un’interpretazione che ritiene restrittiva di un passaggio del Vangelo di Giovanni, spesso usato da alcuni cattolici per giustificare una forma di intransigenza.“Spesso, commentando l’episodio biblico della donna adultera, viene sottolineata l’ultima frase: “Non peccare più”,commenta il cardinale.Naturalmente, Gesù invita sempre a cambiare la sua vita, a rispondere più fedelmente alla volontà di Dio, a vivere con più dignità. Tuttavia, questa frase non costituisce il messaggio centrale di questo racconto evangelico, che è semplicemente l’invito a riconoscere che nessuno può lanciare la prima pietra».

Questa nuova lettera del cardinale argentino è da aggiungere alla lunga serie di missive pubblicate dall’inizio dell’autunno dal Dicastero per la dottrina della fede. Il cardinale Fernandez ha così risposto a domande diverse come la conservazione delle ceneri dei defunti, la possibilità per un cattolico di appartenere alla massoneria o il battesimo delle persone transgender.