DENUNCIA: Il cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, ha recentemente sollevato un importante grido d’allarme riguardo alle fragilità che gravano sulla città eterna. In occasione del cinquantesimo anniversario del convegno sui “mali di Roma” promosso dal cardinale Poletti, il cardinale De Donatis ha sottolineato come i problemi denunciati cinquant’anni fa siano ancora attuali e abbiano assunto nuove forme nel panorama sociale della capitale.

Il convegno del 1974, intitolato “la responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di giustizia e di carità nella diocesi di Roma”, evidenziò le profonde inquietudini sociali che affliggevano la città, in particolare nelle periferie dove vivevano persone disagiate e emarginate. Queste sfide spinsero la comunità cristiana a prendere consapevolezza delle difficoltà dei più vulnerabili e ad assumersi le proprie responsabilità.

Tuttavia, nonostante gli sforzi compiuti all’epoca, molte delle fragilità denunciate persistono ancora oggi. La crisi abitativa, l’aumento della disoccupazione, la diffusione del gioco d’azzardo, la mancanza di lavoro dignitoso e le difficoltà nell’accoglienza dei migranti sono solo alcune delle sfide che Roma deve affrontare. Questo grido d’allarme del cardinale De Donatis è un richiamo urgente a non abbassare la guardia di fronte alle ingiustizie sociali e alle sofferenze dei più deboli.

Roma, come molte altre città, si trova di fronte
a una serie di sfide complesse e interconnesse”.

Angelo card. de donatis

Il cardinale ha sottolineato l’importanza di continuare ad ascoltare le voci degli ultimi e a cercare soluzioni concrete insieme, coinvolgendo sia la comunità religiosa che quella civile. Ha evidenziato l’importanza della sinodalità e della partecipazione di tutti nella ricerca di soluzioni, riconoscendo che nessuna istituzione o persona può risolvere da sola i problemi della città.

Roma, come molte altre città, si trova di fronte a una serie di sfide complesse e interconnesse. Tuttavia, il cardinale De Donatis ha sottolineato che c’è speranza nel lavoro di comunità e nel rinnovato impegno verso la giustizia sociale e la solidarietà. Ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di valorizzare e sostenere le iniziative che promuovono l’inclusione e il benessere delle persone più vulnerabili.

Infine, il cardinale ha invitato tutti, compresi i leader politici e le istituzioni, a mettersi in ascolto degli appelli provenienti dalla comunità religiosa e dal volontariato, per affrontare con determinazione le sfide attuali e costruire una città più giusta e solidale per tutti i suoi abitanti. Solo attraverso un impegno collettivo e una visione condivisa del bene comune sarà possibile superare le fragilità e le disuguaglianze che affliggono Roma e altre città del mondo.