Papa Francesco ha presieduto questa mattina la Messa Crismale benedicendo gli oli santi per i sacramenti. Migliaia di sacerdoti concelebranti hanno rinnovato nelle mani del Vescovo di Roma, Papa Francesco, le loro promesse sacerdotali. 

Durante l’omelia della Messa Crismale, Papa Francesco ha rivolto un’applicazione specifica della compunzione ai sacerdoti, invitandoli a riflettere sul loro ruolo e sulla loro vita spirituale. Il pontefice ha sottolineato che la compunzione è particolarmente essenziale per i sacerdoti, poiché li aiuta a confrontarsi con la propria umanità e a essere più vicini ai fedeli che servono.

Tuttavia, il Papa ha anche espresso una critica sottile nei confronti di un’interpretazione distorta della compunzione. Ha avvertito i sacerdoti di non cadere nell’autoafflizione o nella colpa eccessiva, ma piuttosto di abbracciare una compunzione che porta alla vera libertà e gioia. Francesco ha esortato i sacerdoti a guardare dentro di sé con onestà e umiltà, riconoscendo i propri errori e impegnandosi per una vita di conversione e santità. Ha evidenziato come la compunzione sia un elemento chiave per alimentare la loro relazione con Dio e con i fedeli, poiché solo attraverso un cuore umile e pentito possono essere veri testimoni dell’amore e della misericordia divina.

Compunzione, non autocommiserazione

Il Papa ha quindi incoraggiato i sacerdoti a coltivare la compunzione nei loro cuori e nelle loro comunità, affinché diventi una guida per il loro ministero e un’espressione autentica del loro servizio pastorale. Ha evidenziato che la compunzione non solo li aiuta a essere più vicini a Dio, ma li rende anche più sensibili alle esigenze e ai dolori dei fedeli, permettendo loro di essere veri strumenti di consolazione e di speranza.

In questo modo, Papa Francesco ha posto un’enfasi speciale sull’importanza della compunzione per i sacerdoti, invitandoli a abbracciare questa risorsa spirituale e a farne parte integrante della loro vita e del loro ministero, evitando l’autoafflizione e la colpa eccessiva, ma accogliendo piuttosto la libertà e la gioia che derivano dalla vera compunzione.

Nell’ambito della Messa Crismale, dopo l’omelia del Papa sulla compunzione come risorsa spirituale, si è svolto un momento significativo di condivisione e di comunione tra i sacerdoti provenienti da diverse parti del mondo. Papa Francesco ha proceduto alla benedizione degli oli santi degli infermi, dei catecumeni e del sacro crisma, simboli della grazia e della santità che permeano il ministero sacerdotale.

Il Papa ha regalato ad ogni sacerdote un libro sul discernimento

Migliaia di sacerdoti, provenienti da ogni lingua e nazione, di diverse diocesi e istituti religiosi, che lavorano o studiano nel territorio di Roma, hanno concelebrato la Messa insieme al Santo Padre. Questo momento di comunione ha enfatizzato l’unità nella diversità che caratterizza la Chiesa cattolica e ha riaffermato il legame profondo che unisce i sacerdoti nel loro servizio al popolo di Dio.

Alla fine della celebrazione, ogni sacerdote ha ricevuto un dono speciale dal Papa: un libro che raccoglie i suoi discorsi sul discernimento, tema caro ai gesuiti e fondamentale per la crescita spirituale dei fedeli laici, dei sacerdoti e dei religiosi. Questo gesto ha evidenziato l’importanza del discernimento spirituale nella vita cristiana e ha offerto ai sacerdoti uno strumento prezioso per approfondire la propria comprensione e pratica di questo importante aspetto della fede.

In questo modo, la Messa Crismale non solo ha rappresentato un momento di preghiera e di riflessione sulla compunzione e sulla vita spirituale, ma ha anche offerto un’opportunità concreta per i sacerdoti di rafforzare la loro comunione fraterna e di approfondire la loro formazione spirituale attraverso il dono del libro sul discernimento offerto loro dal Papa.