EVENTO: Oggi fedeli di tutto il mondo, in comunione spirituale con il celebre santuario della Regina del Santo Rosario di Pompei si riuniscono a mezzogiorno per recitare la Supplica. Si tratta di un attto di devozione con le sue radici storiche e il suo significato spirituale. Quest’anno si implora la pace nel mondo nella consapevolezza per i credenti che solo Dio è il Signore della storia.

La solenne supplica alla Potente Regina del Santo Rosario è un atto di profondo amore e devozione verso la Vergine Maria, celebrato con riverenza due volte all’anno: l’8 maggio, in commemorazione della posa della prima pietra del Santuario, e la prima domenica di ottobre, mese dedicato al Rosario. Questo momento di preghiera si estende come un abbraccio universale, unendo credenti di tutto il mondo nella richiesta di pace e protezione.

La supplica è un’espressione di speranza per un mondo sofferente, che grida per la pace. In un periodo storico segnato da turbolenze e preoccupazioni, il beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei, concepì questa preghiera come un mezzo per portare le ansie e i bisogni dell’umanità a Dio attraverso l’intercessione di Maria.

Nella sua forma originale, la Supplica fu recitata per la prima volta il 14 ottobre 1883, e da allora ha guadagnato una vasta diffusione e traduzioni in molte lingue. Questa preghiera, che esalta Maria come Regina delle Vittorie e Sovrana del Paradiso, riflette anche la fiducia dei devoti nel potere materno di Maria di intercedere per loro presso Dio.

Il testo della Supplica è stato soggetto a varie revisioni nel corso degli anni, al fine di adattarlo alle moderne esigenze linguistiche e spirituali. Tuttavia, il suo messaggio di amore, speranza e fiducia nella misericordia divina rimane immutato.

Il Santuario di Pompei, cuore spirituale di questa preghiera, continua a essere un luogo di accoglienza e speranza per milioni di pellegrini. Le opere di carità promosse dal santuario testimoniano l’eredità di solidarietà lasciata da Bartolo Longo e l’importanza di tradurre la fede in azioni concrete di amore verso il prossimo.

Papa Francesco, in comunione con tutta la Chiesa, invita i credenti a sollevare la supplica alla Madonna del Rosario per la pace nel mondo, specialmente in situazioni di conflitto come quella in Ucraina. La preghiera diventa così un’invocazione costante per la fine delle guerre e per la trasformazione dei cuori verso la pace e la riconciliazione.

In un momento in cui il mondo è segnato da divisioni e violenza, la Supplica alla Potente Regina del Santo Rosario rappresenta un faro di speranza e un richiamo all’unità, all’amore universale e alla pace che supera ogni barriera.

Pompei è considerata come una scuola di fede e carità, dove i pellegrini imparano dalla madre Maria a pregare, ad ampliare il proprio cuore nella carità e a diventare operatori di pace nel mondo. 

L’eredità spirituale di Bartolo Longo continua a vivere attraverso le opere di bene e la preghiera incessante dei fedeli, testimoniando che la pace è possibile attraverso la fede vissuta concretamente e la carità verso il prossimo.