Nella suggestiva Basilica di Santa Sabina, Papa Francesco ha inaugurato la Quaresima con un forte appello alla sincerità e alla preghiera personale. Lontano dalle maschere sociali, il Pontefice ha guidato i fedeli verso un cammino di introspezione e adorazione, delineando così il percorso per un periodo di crescita spirituale.

La Quaresima è il periodo liturgico cristiano di quaranta giorni che precede la Pasqua. Inizia con il Mercoledì delle Ceneri, che i cattolici di rito romano celebrano oggi.

Chi partecipa alle funzioni sacre riceve le ceneri sulla fronte come segno di penitenza e riflessione. Durante la Quaresima, i credenti sono chiamati a praticare maggiormente la preghiera e la penitenza, riflettendo sul significato della morte e risurrezione di Gesù Cristo. La Quaresima dura fino al Giovedì Santo per cedere il posto al cosiddetto Triduo pasquale in vista della solennità della Resurrezione del Signore, culmine dell’Anno Liturgico.

Papa Francesco, in questo mercoledì delle Ceneri, invita alla sincerità e alla rinuncia alle apparenze. Invita a un ritorno al sé autentico, lontano dai riflettori del palcoscenico sociale. Sottolinea che nella Quaresima si cela la vera essenza dell’essere umano: una polvere amata da Dio.

La Basilica di Santa Sabina sull’Aventino è stata la cornice della Messa presieduta dal Papa, con il rituale delle ceneri. Questo gesto simbolico ricorda la fugacità della vita umana, ma anche l’amore divino che trasforma la nostra fragilità in una testimonianza di fede.

Francesco richiama il Vangelo del giorno, esortando a vivere la preghiera e il digiuno nell’intimità, affinché la relazione con Dio non sia solo esteriore ma nasca dal profondo del cuore. Invita a spogliarsi delle maschere quotidiane, rallentare il ritmo frenetico e abbracciare la verità di sé stessi.

La verità è che siamo polvere destinata a dissolversi, ma Dio dona significato alla nostra esistenza. Le ceneri sulla fronte simboleggiano la necessità di aprirsi a Dio, rompendo le corazze del cuore per accoglierne la presenza amorosa.

Il Papa esorta ad amare gli altri con compassione e misericordia, praticando la solidarietà con chi è nel bisogno. Sottolinea che la carità, la preghiera e il digiuno non devono essere mere formalità, ma strumenti per ritrovare l’essenza della vita cristiana e trasformare le situazioni quotidiane con speranza e gioia.

L’invito di Gesù a vivere nel segreto è rivolto a coloro che vivono nell’apparenza e nel bisogno di approvazione esterna. Francesco mette in guardia dall’esposizione continua di sé stessi, sottolineando l’importanza di trovare un luogo interiore di pace e guarigione.

Il Papa chiude con un invito alla preghiera silenziosa, per ascoltare la voce del Signore nel cuore e ritornare all’essenziale, senza paura di spogliarsi delle convenzioni mondane.