ENERGIA: L’Italia si sta preparando a una trasformazione epocale nel settore energetico, con l’obiettivo di diventare un centro strategico per l’approvvigionamento energetico dell’intera Europa. Tale ambizione è sostenuta da un imponente piano di investimenti finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del piano REPowerEU. La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha annunciato questa iniziativa il 5 febbraio attraverso un comunicato ufficiale.

Il piano REPowerEU mira a liberare l’Unione Europea dalla dipendenza dai combustibili fossili russi, specialmente in seguito alla crisi in Ucraina, e ad affrontare la sfida climatica. Con un finanziamento complessivo di quasi 300 miliardi di euro, il piano sfrutta sia risorse finanziarie non utilizzate del piano di recupero pandemico NextGenerationEU, sia sovvenzioni provenienti dalla vendita di quote del sistema di scambio di emissioni dell’UE (ETS).

L’obiettivo primario è diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, con un’enfasi particolare sull’Africa. L’Italia intende collaborare con i paesi africani per garantire un approvvigionamento energetico sicuro e sostenibile. A tal fine, sono stati avviati incontri con i principali attori del settore energetico italiano, tra cui Eni, Enel, Snam e Terna.

L’implementazione di progetti infrastrutturali è centrale nella strategia italiana. Tra le iniziative previste vi è il potenziamento della rete nazionale del gas, con investimenti mirati alla sua espansione e al potenziamento delle capacità di importazione e distribuzione. Inoltre, è prevista la realizzazione del cosiddetto Corridoio SoutH2, un collegamento per il trasporto di idrogeno dall’Africa settentrionale all’Europa settentrionale.

Il cambiamento è già in corso: l’Italia ha ridotto drasticamente le importazioni di gas russo, diversificando le fonti di approvvigionamento grazie a accordi commerciali con paesi come Algeria e Libia. Questi accordi prevedono significativi investimenti per aumentare la produzione e le esportazioni di gas verso l’Italia e l’Europa.

Tuttavia, il percorso verso l’indipendenza energetica è costellato di sfide. La realizzazione di nuove infrastrutture e l’implementazione di progetti di diversificazione richiedono risorse finanziarie considerevoli e un’impegnativa azione diplomatica. Inoltre, è necessario affrontare le criticità legate all’instabilità politica in alcuni paesi africani e alle complessità tecniche ed economiche dei progetti infrastrutturali.

Il governo italiano ha anche delineato obiettivi ambiziosi per il medio e lungo periodo, tra cui la riduzione dei consumi energetici derivanti dai combustibili fossili e il raggiungimento delle Zero Emissioni Nette entro il 2050. Questa transizione richiederà un significativo aumento degli investimenti nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica.

In conclusione, l’Italia si sta preparando a giocare un ruolo chiave nella trasformazione del panorama energetico europeo, con il sostegno finanziario dell’UE e una strategia ambiziosa volta a garantire un approvvigionamento energetico sicuro, sostenibile e diversificato per l’intero continente.