TEHERAN: In una svolta drammatica degli eventi, il presidente iraniano Ebrahim Raisi è stato coinvolto in un incidente elicotteristico, secondo quanto riferito dalla televisione di stato. L’aeromobile, parte di un convoglio di tre elicotteri, è stato costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza a causa delle gravi condizioni meteorologiche mentre viaggiava con il Ministro degli Esteri.

Le operazioni di soccorso sono attualmente in corso, ma sono ostacolate dal maltempo, complicando gli sforzi per raggiungere l’elicottero coinvolto nell’incidente, non meglio specificato. Inizialmente, i media statali descrivevano la situazione come un “atterraggio duro”. Funzionari iraniani, parlando anonimamente a Reuters, hanno espresso preoccupazioni che “le vite del presidente e del ministro degli esteri siano in pericolo.”

In risposta alla crisi, è stata convocata una riunione d’emergenza del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale, alla presenza del Leader Supremo Ali Khamenei, sebbene questo sia stato negato dal Teheran Times al momento. Nel frattempo, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden è stato informato in modo urgente alla Casa Bianca.

Le informazioni sono ancora contrastanti e le agenzie di stampa locali forniscono dettagli contraddittori su quanto realmente accaduto. Le prime notizie indicavano che non ci fossero vittime, ma i rapporti successivi hanno accennato a un “atterraggio di emergenza” dovuto alle avverse condizioni meteorologiche, lasciando la situazione incerta.

Le informazioni sono ancora contrastanti per le condizioni
meteorologiche e l’area boschiva dell’atterraggio di emergenza

Il ministro dell’Interno iraniano, Ahmad Vahidi, ha affermato che le squadre di soccorso, il cui numero è stato raddoppiato rispetto alle venti unità inizialmente dispiegate, si trovano nell’area e stanno tentando di raggiungere il luogo esatto dell’incidente nonostante “le difficili condizioni meteorologiche” dovute alla nebbia. Le ricerche sono supportate dall’uso di droni e sono state inviate anche otto ambulanze.

Il presidente Raisi stava viaggiando nella provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale, dove aveva incontrato il presidente azero Ilham Aliyev per inaugurare una diga al confine tra i due paesi. L’incidente sarebbe avvenuto vicino a Jolfa, una città situata vicino al confine tra l’Iran e l’Azerbaijan, a circa 600 km a nord-ovest della capitale Tehran.

L’Iran fa uso di numerosi elicotteri, anche per i viaggi delle autorità, ma le sanzioni internazionali rendono difficile l’ottenimento dei pezzi di ricambio, compromettendo la manutenzione e l’efficienza delle flotte aeree. Questa limitazione potrebbe avere avuto un impatto sulla sicurezza degli spostamenti aerei, evidenziando una vulnerabilità significativa in situazioni di emergenza.

Tra i passeggeri dell’elicottero, oltre al Presidente Raisi, erano presenti: Mohammad Ali Al Hashem, imam di Tabriz; Hossein Amirabdollahian, Ministro degli Esteri; Malik Rahmati, governatore dell’Azerbaigian orientale; il pilota, un copilota, il capo della squadra di protezione e una delle guardie.

In caso di eventi tragici come la morte del presidente, il sistema giuridico iraniano prevede che il suo ruolo venga ricoperto temporaneamente dal primo vicepresidente, attualmente Mohammad Mokhber, con il previo assenso del leader supremo, Ali Khamenei. Entro 50 giorni, il paese deve poi andare alle urne per eleggere un nuovo presidente. Le autorità continuano a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti man mano che diventano disponibili.