VATICANO: Il Papa Francesco ha lanciato un’accorata critica contro l’ideologia di genere, definendola “il pericolo più brutto” del nostro tempo. In un incontro con i partecipanti al Congresso Internazionale ‘Imagen Hombre-Mujer de Dios’, il Pontefice ha espresso preoccupazione per l’atteggiamento che cancella le distinzioni naturali tra uomini e donne, considerandolo una negazione dell’essenza stessa dell’umanità.

L’ideologia di genere, che promuove l’idea che il genere sia una costruzione sociale e non una caratteristica biologica, è stata al centro delle attenzioni del Papa, che ha sottolineato come essa minacci le fondamenta stesse della società. “Cancellare le differenze è cancellare l’umanità”, ha affermato con fermezza, ribadendo che l’uomo e la donna sono entità complementari destinate a vivere in armonia, piuttosto che omogeneizzate in un’unica identità.

Il Pontefice ha invitato a una profonda riflessione su queste tematiche, esortando i presenti a esplorare la complessità delle relazioni umane e a resistere alla tendenza di uniformare le diversità. Ha enfatizzato che la vita umana è intrinsecamente legata alla diversità e alla complementarità tra i sessi, e che questa ricchezza deve essere preservata e valorizzata.

Inoltre, Francesco ha richiamato l’attenzione sul romanzo ‘Signore del Mondo’ di Robert Hugh Benson, presentandolo come un’opera profetica che mette in luce i rischi associati alla cancellazione delle differenze e all’omologazione delle identità. Invitando alla lettura di questa opera, il Papa ha lanciato un appello urgente affinché la società rifletta sulle conseguenze dell’ideologia di genere e sulla necessità di difendere la diversità umana.

La critica del Papa all’ideologia di genere rappresenta un importante intervento su un tema dibattuto e controverso nella società contemporanea. Le sue parole risuonano come un richiamo alla difesa della dignità e della diversità umana, invitando a un dialogo aperto e costruttivo sulla complessità delle identità di genere e sul valore delle differenze.