Il Papa ha annunciato domenica 9 luglio la creazione di 21 nuovi cardinali, di cui 18 elettori.

La notizia, così come Papa Francesco ci ha abituati, ha preso tutti alla sprovvista. 

Lo Spirito ci sorprende, ripete spesso il Pontefice.                                                                                                    

 Annunciando la sua decisione di creare 21 nuovi cardinali – di cui 18 sotto gli 80 anni, elettori in caso di conclave -, Papa Francesco ha, domenica 9 luglio, scelto di nominare uomini di fiducia per unirsi ai ranghi di quelli che un tempo erano chiamati principi della Chiesa. 

Tra coloro che riceveranno la barretta rossa il prossimo 30 settembre, alla vigilia del Sinodo sul futuro della Chiesa, ci sono alcuni nomi molto attesi, ma anche alcune sorprese.

Come è consuetudine, Francesco nomina così cardinali tre nuovi capi di dicastero, a cui è particolarmente vicino. 

Ma l’elenco enunciato da Francesco alla fine del suo angelus domenicale a Piazza San Pietro include nomi molto inaspettati, a cominciare come il vescovo francescano conventuale di Ajaccio, monsignor François Bustillo, così come monsignor Christophe Pierre, nunzio negli Stati Uniti e uomo di fiducia del papa nel cuore di una Chiesa americana più polarizzata che mai. 

Nei nomi letti dal papa, troviamo anche funzionari cattolici presenti su linee di frattura o terreni difficili del mondo, come il vescovo di Hong Kong, l’arcivescovo di Juba (Sudan meridionale) o anche il patriarca latino di Gerusalemme il francescano Giambattista Pizzaballa. 

I tre futuri cardinali di oltre 80 anni – quindi non elettori – condividono tutti la visione della Chiesa portata dal papa: monsignor Agostino Marchetto, particolarmente preoccupato per la questione dei migranti, il venezuelano Diego Rafael Padron Sanchez e padre Luis Pascal Dri, l’ex confessore del papa in Argentina.

Il riequilibrio geografico voluto dal papa continua, ma in modo meno marcato rispetto ai precedenti concistori, che avevano colpito dalla presenza di uomini provenienti da paesi da cui nessun cardinale era mai stato originario. 

Il prossimo 30 settembre, il Collegio Cardinalizio comprenderà così 137 elettori, di cui 53 europei, 24 asiatici, 19 africani e 17 nordamericani; 16 di loro verranno dal Sud America, 5 dall’America centrale e 3 dall’Oceania. 

In totale 99 saranno stati creati da Francesco, più del 70% dei cardinali sotto gli 80 anni.