Poiché Papa Francesco era impegnato nel viaggio apostolico in RD Congo, è alla basilica papale di S. Maria Maggiore che quest’anno è stata celebrata la solenne liturgia della Presentazione al Tempio di Gesù, detta anche “Candelora” per il suggestivo segno delle candele accese. Numerosa la presenza dei consacrati che hanno partecipato all’Eucarestia presieduta dal Prefetto del Dicastero per la Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, il cart. Braz de Aviz.
L’omelia, invece, è stata pronunciata dal Segretario dello stesso dicastero, Mons. José Rodrigue Carballo.
Ala presenza di numerosi consacrati e consacrate, i punti fondamentali dell’omelia hanno ripreso il messaggio di saluto del Papa e si riassumono in rendimento di grazie al Signore per il dono della vocazione, gioia per la vocazione e missione di speranza per questa stessa chiamata alla vita consacrata. Mons. Carballo ha stigmatizzato le comunità che erigono mura e scadono nell’egolatria settaria. Ha altresì condannato l’atteggiamento dei cosiddetti “profeti di sventura” che hanno scoraggiato gli animi, non solo dei religiosi, ma di tanti cristiani.
Il viaggio del Papa che ha registrato in RD Congo la presenza di un milione di fedeli alla S. Messa, indica invece quanto il baricentro del cattolicesimo si stia spostando nelle area del mondo che un tempo erano di prima evangelizzazione e che ora permettono alla chiesa universale di raccogliere i suoi frutti.
Tar i concelebranti registriamo il cardinale arciprete della Basilica Papale, Stanislaw Rilko gli officiali sacerdoti della CIVCSVA e il Consiglio generale al completo dei Frati Francescani dell’Immacolata i cui studenti hanno offerto il servizio come ministranti, mentre due dei loro diaconi hanno servito all’altare.