Nuovo crimine di guerra sul territorio ucraino con il cedimento indotto della diga di Kachwka. Quasi venti miliardi di metri cubi di acqua riversati sul territorio della regione di Kerson stanno provocando un disastro ambientale e mettendo in pericolo la vita di decine di migliaia di persone. Doppio scambio di accuse.

Questa mattina presto, le forze di sicurezza ucraine hanno lanciato l’allarme.

La diga di Kachowka nel sud dell’Ucraina è stata irreparabilmente danneggiata. 

Immagini e video di masse d’acqua che fuoriescono dalla diga rotta, hanno rapidamente fatto il giro dei social media. 

Con i suoi 18 miliardi di metri cubi d’acqua  la diga potrebbe inondare fino a 80 città e villaggi secondo le previsioni delle autorità ucraine.

Le autorità ucraine hanno iniziato una frenetica evacuazione dei residenti su autobus e treni.

Per l’agricoltura, gli animali e le persone, le infrastrutture della regione, il disastro avrà conseguenze enormi, che sono ancora difficili da stimare. 

“La portata della distruzione, la velocità e la quantità di acqua e le probabili pianure alluvionali sono attualmente in fase di chiarimento”, ha scritto il Comando Sud al mattino sulla sua pagina Facebook.

La diga di Kachowka nel sud dell’Ucraina è stata irreparabilmente danneggiata. 

L’Ucraina accusa la Russia di aver fatto esplodere la diga. 

Gli occupanti russi avevano già minato la diga di Kochowka.

La distruzione della massiccia struttura richiederebbe una grande quantità di esplosivi o grandi attacchi missilistici.

Dal punto di vista militare, la distruzione della diga dà un vantaggio soprattutto alla Russia. 

Per settimane, le squadre di ricognizione ucraine avevano ripetutamente osato attraversare il Dnepr e si erano mostrate sulle sue isole. 

Non è chiaro che si tratti solo di un diversivo per la controffensiva di Kiev. 

Blogger militari russi, al contrario, hanno accusato Kiev di aver fatto esplodere la diga stessa. 

In effetti da essa dipende la dipendenza idrica per la vita degli abitanti e per l’agricoltura della Crimea, annessa alla Federazione Russa dal 2014.

Per la messa in pericolo di 22 mila persone e il disastro ambientale si tratta di un nuovo crimine di guerra.

Il presidente ucranino Volodymir Zelensky ha scritto sul suo canale Telegram che « la L’esplosione della diga non ha influito sulla capacità dell’Ucraina di liberare i propri territori».