L’attentato al Primo Ministro della Slovacchia, Robert Fico, è avvenuto il 15 maggio 2024. L’evento si è verificato nel pomeriggio, poco dopo un incontro governativo nella città di Handlova, situata a circa 200 chilometri a nord-est di Bratislava. Mentre Fico usciva dall’incontro e si trovava tra una piccola folla, un uomo armato si è avvicinato e ha sparato diversi colpi, colpendolo all’addome e alla mano.

Immediatamente dopo l’attacco, Fico è stato trasportato in elicottero nella città di Banska Bystrica per ricevere un trattamento medico d’urgenza, poiché il trasporto fino a Bratislava avrebbe richiesto troppo tempo a causa della gravità delle sue condizioni. Le sue condizioni sono state descritte come “critiche ma stabili”.

Le reazioni internazionali sono state rapide, con molti leader mondiali che hanno espresso il loro sostegno e condannato fermamente l’attentato. Questo evento ha messo in evidenza le tensioni politiche in Slovacchia e ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei leader politici nel paese.

L’attentatore responsabile del tentato omicidio del Primo Ministro slovacco Robert Fico è stato arrestato subito dopo l’attacco. L’assalitore è stato identificato come un uomo che ha sparato a Fico mentre il Primo Ministro usciva da un incontro governativo nella città di Handlova, situata a circa 200 chilometri a nord-est di Bratislava. Testimoni hanno riferito di aver sentito quattro o cinque colpi di pistola, e il sospetto è stato subito immobilizzato dalle forze di sicurezza presenti sul luogo.

Le motivazioni dell’attacco non sono ancora chiare, e le indagini sono in corso per comprendere meglio i motivi dietro questo grave gesto. Al momento, le autorità slovacche non hanno rilasciato ulteriori dettagli sull’identità o sui possibili collegamenti politici dell’attentatore.

Il tentato attentato al Primo Ministro della Slovacchia, Robert Fico, è avvenuto il 15 maggio 2024. Fico è stato colpito da un’arma da fuoco mentre si trovava vicino alla sua residenza ufficiale a Bratislava. L’attacco è avvenuto nel pomeriggio, e il Primo Ministro è stato immediatamente trasportato in ospedale in elicottero. Attualmente, Fico è in condizioni critiche ma stabili​

Robert Fico è una figura politica controversa, noto per le sue posizioni filo-russe e per i suoi commenti provocatori riguardanti la guerra in Ucraina. Recentemente, ha suscitato polemiche per aver dichiarato che “non c’è guerra a Kyiv” e per aver suggerito che l’Ucraina dovrebbe cedere territori alla Russia per porre fine al conflitto. Questi commenti hanno aggravato le tensioni con l’Ucraina e altre nazioni europee, aumentando la polarizzazione politica a livello nazionale e internazionale.

L’attentato al Primo Ministro Fico sottolinea le fragilità politiche della Slovacchia e le sfide che il paese deve affrontare in termini di sicurezza interna e relazioni esterne. L’evento potrebbe avere ripercussioni significative sulla stabilità del governo slovacco e sulle sue politiche future, specialmente riguardo alla posizione del paese nei confronti della Russia e dell’Unione Europea.

AGGIORNAMENTI al 21/5/2024:

Il primo ministro slovacco Robert Fico è fuori pericolo dopo essere stato ferito gravemente in un attentato avvenuto il 15 maggio 2024. Durante l’attacco, Fico è stato colpito da tre colpi di pistola, due al braccio e uno all’addome, mentre si trovava all’esterno di un centro culturale a Handlová. L’attentatore, identificato come Juraj Cintula, un anziano scrittore e oppositore politico di 71 anni, è stato arrestato immediatamente dopo l’attacco.

Fico è stato trasportato d’urgenza in elicottero a Banská Bystrica, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico di quattro ore. Le sue condizioni sono stabili, ma è mantenuto in coma farmacologico per facilitare la guarigione. Le ferite, per quanto gravi, non hanno danneggiato arterie principali, e i medici sono ottimisti riguardo al suo recupero.

L’attacco è stato ampiamente condannato a livello internazionale, con dichiarazioni di solidarietà provenienti da vari leader mondiali, inclusi il presidente statunitense Joe Biden, il presidente russo Vladimir Putin e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha definito l’attentato “un attacco alla democrazia”