La “sostituzione etnica” è un mito neonazista come citato nel sito istituzionale del Governo, nella sezione “pregiudizi antisemiti”.
È un paradosso che proprio un Ministro in carica, come Francesco Lollobrigida, cognato della premier Giorgia Meloni, abbia utilizzato quest’espressione per considerare l’immigrazione come una minaccia.
Sostituzione etnica è oggi un’espressione abusata dal lessico dall’estrema destra violenta.
Il Ministro Lollobrigida si è scusato dichiarando la sua ignoranza sul retropensiero che soggiace al termine “sostituzione etnica”.
Effettivamente si nota da qualche decennio che diversi dei nostri politici non hanno preparazione culturale adeguata al ruolo istituzionale.
Quindi probabilmente accedono a documentazioni, le ultime arrivate nelle newsletter.
Sentono rumori di fondo di qualche giornalista o foglio che gli è accanto che gli passa queste informazioni e neanche si rendono bene conto che si tratta di teorie.
“È in corso un tentativo di sostituzione etnica, di pulizia etnica ai danni degli italiani”, ha detto Salvini.
“Sì, penso che ci sia un disegno di sostituzione etnica”, ha detto Meloni.
“Questo è l’ennesimo caso di tentativo di sostituzione etnica in corso”, ha detto Salvini,
“Quella che abbiamo visto in Italia, 500 mila immigrati in tre anni è un’invasione pianificata e voluta: si chiama sostituzione etnica”, ha detto Meloni.
Il suprematista negazionista Gerd Honsik ha elaborato una teoria del complotto nel suo libro “Europa Addio. Il Piano Kalergi.
Riferendosi all’utopia dell’aristocratico austriaco-giapponese Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, ne stimmatizza l’idea d’integrazione e di pacificazione tra i popoli.
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale e l’inizio del processo di integrazione europeo, Kalergi venne celebrato come uno dei padri ideali dell’Europa e ricevette il premio Carlo Magno, assegnato a coloro che contribuiscono alla creazione di un’Europa unita.
La Destra suprematista e sovranista europea sostiene che l’identità occidentale sia sotto assedio da parte di ondate di migranti provenienti da paesi non europei, che porterebbero a una “sostituzione degli europei bianchi sul piano demografico”.
Questa sostituzione sarebbe orchestrata da un misterioso gruppo, come parte di un grande piano per dominare il mondo, creando una società totalmente omogenea sul piano razziale.
E al vertice di questo gruppo, ovviamente, ci sarebbero “ebrei e sionisti”.
Gerd Honsik scrive che le migrazioni di massa sarebbero uno strumento progettato a tavolino dalle élite europee, ebree e liberali, per eliminare “prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca deve essere sostituita da una razza meticcia facilmente dominabile”.
Idee similari sono state diffuse anche da Renaud Camus nel libro “Le Grand Remplacement”, (la grande sostituzione) del 2011.
Secondo Camus, esisterebbero delle “élite rimpiazzanti” che starebbero complottando per sostituire i bianchi francesi ed europei con popolazioni provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, organizzando le migrazioni di massa e sostenendo il calo del tasso di natalità. Un processo che l’autore definisce “genocidio per sostituzione”.
La infondatezza complottista è nel fatto che Kalergi, uomo dello scorso secolo, nel parlare di pacificazione e integrazione dei popoli, si riferiva proprio alle persone di origine europea e balcanica, dato che alla sua epoca le migrazioni extra europee non esistevano affatto.
Ma le sue idee antinaziste sono state strumentalizzate e stravolte da Honsik e Camus, agli inizi del 2000, per creare una delle teorie del complotto preferite dall’estrema destra e cavalcare la retorica contraria alle migrazioni.
Sostituzione etnica è il titolo del manifesto razzista di Brenton Tarrant, autore della strage di Christchurch, in Nuova Zelanda.
Dietro ogni strage c’è sempre un’idea, come le stragi dei migranti del Mediterraneo.
Il sonno della ragione – e l’ignoranza – generano mostri politici.