COMMENTI: La kermesse musicale di Sanremo, il celebre festival della canzone italiana, si è appena conclusa, suscitando riflessioni profonde sulla musica giovanile e le sue dinamiche nell’attuale panorama culturale. Nonostante l’Italia abbia una popolazione più anziana rispetto al resto d’Europa, sono stati i giovani a dominare la scena con le loro canzoni e i loro stili innovativi.

La ventitreenne lucana Angelina Mango, figlia del compianto cantautore Pino Mango, ha trionfato con il brano “La Noia”, offrendo uno sguardo inquietante sulla condizione giovanile, in cui il nichilismo sembra minare le prospettive e rendere le passioni vuote.

Il testo della canzone fornisce un quadro cupo della vita dei giovani, segnata dall’alienazione e dalla mancanza di scopo. Questo contrasta nettamente con la visione tradizionale della musica occidentale, che Platone considerava come un’arte edificante volta a guidare l’uomo verso il Bene. Oggi, i giovani ribaltano questa concezione, collegando la musica all’Ineffabile e all’inquietudine.

Nell’hip hop, in particolare, troviamo un’espressione di questa ribellione concettuale. Artisti come Geolier, classificatosi al secondo posto, offrono una riflessione intensa sulla vita giovanile, esplorando temi come la noia, l’alienazione e la ricerca di significato nelle periferie urbane.

La musica unisce, non divide

Geolier, con il suo stile unico e i testi crudi, rappresenta una voce autentica del rap contemporaneo, trasformando la musica in un’arte e un’espressione sociale. Purtroppo, la sua partecipazione non è stata esente da polemiche, con alcuni giornalisti che hanno mostrato pregiudizio nei suoi confronti.

Nonostante le controversie, la musica continua a unire. L’ammirazione reciproca tra Angelina Mango e Geolier, così come l’appello per il cessate il fuoco a Gaza da parte di Ghali e Dargen D’Amico, dimostrano il potere unificante della musica nel superare le differenze.

Tuttavia, rimane un rimpianto per l’intervento dei vertici RAI nel tentativo di politizzare l’evento e distanziarsi dagli artisti che hanno sollevato questioni politiche.

Se riusciremo a insegnare ai giovani l’arte del vivere, come sostenevano gli antichi Greci, potremo affrontare l’ospite inquietante della noia e delle contraddizioni esistenziali con maggiore consapevolezza e saggezza.