VATICANO: Il Cardinale Fridolin Ambongo Besungu si ritrova nuovamente al centro dell’attenzione mediatica, ma questa volta non per il dialogo con il Papa riguardo alla ricezione della Fiducia Supplicans in Africa. La sua figura è stata catapultata sotto i riflettori a seguito di un duro attacco da parte del governo della Repubblica Democratica del Congo.

Dopo alcune dichiarazioni controverse alla stampa, che hanno richiesto un chiarimento da parte dell’agenzia di stampa Vaticana Fides, il Cardinale è stato messo sotto indagine dalla magistratura congolese per sedizione. Queste dichiarazioni sono emerse solo pochi giorni dopo un duro monito lanciato dal presule contro il governo del presidente Felix Tshisekedi durante la messa pasquale.

Su Fides, il Cardinale Ambongo aveva già criticato l’operato del governo, denunciando l’incapacità di esercito e governo nel gestire il conflitto in corso nel nord-est della RD Congo. Questa regione, ricca di riserve minerarie cruciali per la transizione energetica, come il coltan, è teatro di attività di decine di milizie armate e delle ingerenze di diversi governi vicini, tra cui il Ruanda.

Il procuratore generale della Corte di cassazione congolese, Firmin M’Vonde, ha ordinato a uno dei procuratori di Kinshasa di aprire un fascicolo giudiziario contro l’arcivescovo, accusandolo di affermazioni sediziose che incitano alla rivolta e attentano contro vite umane. Il procuratore ha emesso un mandato di comparizione al presule, il quale avrebbe rifiutato l’invito secondo quanto affermato dall’esponente della magistratura.

Tuttavia, l’arcidiocesi ha ribattuto che questo ordine non è mai giunto né ai suoi servizi né al Cardinale. Ora, l’arcivescovo potrebbe essere citato in giudizio. Tuttavia, come cittadino vaticano e membro del Consiglio ristretto di Papa Francesco, gode di immunità.

Il pubblico ministero ha dichiarato che le uscite del Cardinale attaccano deliberatamente le coscienze, mentre il procuratore generale ha avvertito il magistrato incaricato del caso che l’inattività potrebbe comportare un’accusa di e dare luogo a un procedimento giudiziario.

Le indagini contro il vescovo hanno suscitato pesanti critiche, in particolare da parte di Moise Katumbi e Martin Fayulu, rappresentanti delle opposizioni. Katumbi ha denunciato il tentativo della giustizia congolese di soffocare la voce degli oppressi, dei poveri e delle vittime dell’ingiustizia e delle guerre, mentre Fayulu ha descritto il regime di Tshisekedi come una deriva incontrollata e pericolosa per il paese.

In questo contesto, l’azione legale intrapresa contro il Cardinale Ambongo continua a sollevare interrogativi sulla libertà di espressione e sulla giustizia nel Congo, mentre la tensione politica nel paese sembra aumentare.