A pochi giorni dall’insediamento del nuovo cancelliere Friedrich Merz, l’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione classifica ufficialmente l’AfD come “organizzazione estremista di destra”. Una decisione storica che solleva interrogativi sulla tenuta democratica della Germania e smaschera l’inganno politico di un partito sempre più radicalizzato, pur al centro del consenso elettorale.

Il 2 maggio 2025, l’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione (BfV), l’agenzia di intelligence interna della Germania, ha ufficialmente classificato il partito Alternativa per la Germania (AfD) come un’organizzazione “estremista di destra” . Questa decisione, basata su un rapporto di oltre 1.100 pagine frutto di tre anni di indagini, consente alle autorità di intensificare la sorveglianza sul partito, inclusi l’uso di informatori e l’intercettazione delle comunicazioni . 

Il BfV ha evidenziato come l’AfD promuova un’ideologia etnicamente esclusiva, violando i principi fondamentali della democrazia tedesca. In particolare, il partito è accusato di diffondere retorica razzista e anti-musulmana, minando la dignità umana e la coesione sociale . 

Questa classificazione rappresenta un passo significativo, poiché è la prima volta nella storia moderna della Germania che un partito con rappresentanza parlamentare nazionale riceve tale etichetta. Le implicazioni includono la possibilità di limitare l’accesso ai finanziamenti pubblici e di rafforzare gli sforzi per vietare il partito, sebbene tale procedura richieda un processo legale complesso e il consenso del Tribunale Costituzionale .

I leader dell’AfD, Alice Weidel e Tino Chrupalla, hanno denunciato la decisione come politicamente motivata, annunciando l’intenzione di intraprendere azioni legali . Allo stesso tempo, figure internazionali come il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, hanno criticato la mossa, definendola un attacco alla democrazia . 

Tuttavia, molti osservatori ritengono che la classificazione sia una risposta necessaria per proteggere l’ordine democratico della Germania. Il cancelliere uscente Olaf Scholz ha sottolineato l’importanza di non affrettare eventuali procedure di divieto, mentre il nuovo cancelliere Friedrich Merz si trova a dover bilanciare la pressione politica con la necessità di mantenere la stabilità .

La decisione del BfV solleva interrogativi sul futuro dell’AfD e sulla resilienza della democrazia tedesca. Sebbene il partito abbia guadagnato popolarità, soprattutto nelle regioni orientali, la sua crescente radicalizzazione e le posizioni estremiste rappresentano una sfida per l’ordine costituzionale . 

La Germania si trova ora di fronte alla difficile scelta tra la tutela della libertà di espressione e la necessità di contrastare movimenti che minacciano i valori democratici fondamentali. Il dibattito su un eventuale divieto dell’AfD è destinato a intensificarsi nei prossimi mesi, con implicazioni significative per il panorama politico nazionale ed europeo.