Città del Vaticano: Mentre la Repubblica Democratica del Congo precipita sempre più nel caos con l’avanzata delle forze ribelli del Movimento 23 marzo (M23) su Goma, Papa Francesco ha espresso la sua profonda preoccupazione per la crisi umanitaria in corso. Durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, il Pontefice ha rivolto un accorato appello a tutte le parti coinvolte, esortandole a cessare le ostilità e a proteggere i civili, sempre più vittime delle violenze.

L’avanzata dell’M23 e l’esodo di Goma

Negli ultimi giorni, i combattimenti tra le forze governative congolesi e il gruppo ribelle M23 si sono intensificati nella regione orientale della RDC. Dopo un attacco lampo lanciato tre giorni fa, la città di Goma è ormai quasi completamente nelle mani dei ribelli, sostenuti – secondo diverse fonti – dall’esercito ruandese. Il deterioramento della situazione ha provocato un massiccio esodo della popolazione, con migliaia di sfollati in cerca di salvezza.

Tra le vittime degli scontri ci sono donne e bambini: una maternità è stata colpita da bombardamenti e numerosi neonati hanno perso la vita. Questo episodio ha suscitato sdegno e condanna a livello internazionale, portando Papa Francesco a intervenire pubblicamente.

L’appello del Papa: “Fermate la violenza”

Esprimo la mia preoccupazione per il deterioramento della situazione della sicurezza in RD-Congo”, ha dichiarato il Papa nel corso dell’udienza generale. “Esorto tutte le parti in conflitto a impegnarsi a cessare le ostilità e a proteggere la popolazione civile delle zone colpite.”

Il Pontefice ha poi rivolto un pensiero particolare a Kinshasa, la capitale della RDC, teatro di proteste violente negli ultimi giorni. “Sono anche preoccupato per ciò che sta accadendo a Kinshasa, sperando che tutte le forme di violenza cessino il più rapidamente possibile”, ha detto Francesco, facendo riferimento ai tumulti che hanno portato all’assalto di diverse ambasciate straniere.

Un messaggio di pace e di riconciliazione

Non è la prima volta che Papa Francesco si esprime sulla crisi congolese. Nel 2023, il Santo Padre aveva visitato la RDC per portare un messaggio di pace e riconciliazione, incontrando anche le vittime del conflitto. “Mentre prego per il rapido ripristino della pace e della sicurezza, invito le autorità locali e la comunità internazionale a fare tutto il possibile per risolvere con mezzi pacifici la situazione di conflitto”, ha insistito Francesco.

Il Papa ha sempre denunciato le sofferenze del popolo congolese, spesso dimenticato dalla politica internazionale. Già in passato aveva evocato i massacri come il martirio di un’intera nazione e aveva interpellato la comunità internazionale affinché non rimanesse inerte di fronte a questa tragedia umanitaria.

La comunità internazionale sotto pressione

L’appello del Pontefice arriva mentre la comunità internazionale cerca di gestire una crisi che rischia di destabilizzare l’intera regione dei Grandi Laghi. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno espresso preoccupazione per il ruolo del Ruanda, accusato di sostenere il gruppo ribelle M23. Tuttavia, le risposte diplomatiche tardano ad arrivare, mentre sul campo la situazione continua a deteriorarsi.

L’esodo da Goma e le violenze nella capitale Kinshasa mettono in evidenza l’urgenza di un intervento per fermare la spirale di guerra e sofferenza che affligge il popolo congolese. La speranza è che l’appello del Papa possa spingere la comunità internazionale a trovare una soluzione pacifica prima che il conflitto diventi una catastrofe ancora più grande.