INCHIESTA: Nel cuore del conflitto tra Russia e Ucraina si cela una tragedia umana silenziosa ma devastante: lo strappo dei bambini ucraini dai loro affetti e dal loro territorio, orchestrato da un macchinario insidioso di deportazione e indottrinamento.

Una recente inchiesta condotta da Reuters ha portato alla luce una rete di attori filorussi coinvolti nel prelevare due gruppi di orfani dalla regione di Kherson, in Ucraina. Tra di essi figurano membri del parlamento russo, funzionari nella Crimea occupata dalla Russia e medici e insegnanti ucraini che hanno scelto di collaborare con le autorità russe.

I bambini ucraini strappati alla loro terra vengono sfruttati in spettacoli televisivi e in video online per il loro valore propagandistico. Questi trasferimenti hanno causato un’enorme sofferenza umana: fratelli sono stati divisi, giovani vulnerabili sono stati spinti l’uno contro l’altro e bambini in età prescolare, senza parenti biologici che possano reclamarli, sono stati nascosti dalla vista nel territorio controllato dalla Russia.

Quasi tutti questi bambini sono stati “lavati il cervello”, come afferma Mykola Kuleba, capo di Save Ukraine, un’organizzazione non profit che aiuta a recuperare i bambini ucraini dal territorio controllato dalla Russia. L’indottrinamento li ha portati a nutrire un profondo odio verso l’Ucraina, rendendo sempre più difficile il loro ritorno nella loro patria.

L’inchiesta ha rivelato che migliaia di bambini sono stati spostati dalle strutture di assistenza sociale della regione di Donetsk, con oltre 250 di loro trasferiti in istituzioni per l’infanzia, case – famiglia o affidati in Russia e in Crimea.

L’intera vicenda solleva gravi preoccupazioni sul rispetto dei diritti umani

Il modus operandi russo si è rivelato subdolo e senza scrupoli. Soldati russi hanno iniziato a visitare gli orfanotrofi e le istituzioni per l’infanzia, manipolando i bambini e minacciandoli affinché non mostrassero alcuna lealtà verso l’Ucraina. Una serie di eventi sconcertanti ha portato alla deportazione dei bambini in Russia e in Crimea, dove sono stati sottoposti a un indottrinamento ideologico brutale.

Mentre l’Ucraina recupera lentamente il controllo delle sue terre, molti bambini rimangono intrappolati in territorio russo, lontani dalle loro famiglie e dalla loro cultura. Il futuro di questi bambini è incerto, mentre le autorità russe continuano a imporre il loro dominio su di loro e a sfruttarli per fini propagandistici.

L’intera vicenda solleva gravi preoccupazioni sul rispetto dei diritti umani e sulle violazioni del diritto internazionale da parte della Russia. Il rapimento e la deportazione dei bambini sono una chiara violazione dei loro diritti e delle norme internazionali che proteggono i minori. È fondamentale che la comunità internazionale agisca con fermezza per proteggere questi bambini e riportarli al sicuro nelle loro case.

Lo strappo dei bambini ucraini rappresenta una delle tragedie più oscure e crudeli del conflitto tra Russia e Ucraina. È un atto disumano che deve essere condannato senza riserve e affrontato con urgenza dalla comunità internazionale. I bambini non dovrebbero mai essere vittime delle guerre degli adulti, e ogni sforzo deve essere compiuto per garantire loro un futuro sicuro e dignitoso.