Il 4 febbraio 2019, il mondo fu sorpreso dalla firma del “Documento sulla Fratellanza umana per la pace universale e la convivenza comune” ad Abu Dhabi, un gesto profetico compiuto dal Vescovo di Roma, Papa Francesco, e dal Grande Imam di Al Azhar, Sheikh Ahmed al Tayyeb.

Questo documento, nel corso di cinque anni, ha rivelato la sua straordinaria portata, emergendo come una guida preziosa in un’era contrassegnata da conflitti e tensioni apocalittiche.

In un periodo segnato dal delirio jihadista che diffondeva terrore in tutto il mondo, il documento si è focalizzato sull’urgenza di contrastare l’uso politico delle religioni, difendendo la libertà di credo e la dignità umana.

Papa Francesco e lo Sheikh Ahmed al Tayyeb hanno chiaramente affermato che Dio, l’Onnipotente, non necessita di difesa e non vuole che il suo nome venga utilizzato per seminare terrore tra le persone.

Oltre a condannare le aberrazioni religiose, il documento ha affrontato le sfide globali, come l’ingiustizia e la distribuzione iniqua delle risorse naturali. Papa Francesco e lo Sheikh al Tayyeb hanno sottolineato l’importanza della famiglia come nucleo fondamentale della società e della vita, affermando che essa è essenziale per dare alla luce, allevare e educare i figli, fornendo loro una solida base morale.

La profezia del “Documento sulla Fratellanza umana” non è solo una risposta alle tensioni contemporanee, ma un richiamo alla grande Tradizione della Chiesa, come riconosciuto anche dal Concilio Vaticano II. Invita a comportarsi da fratelli verso tutti gli uomini, promuovendo la convivenza pacifica e universale tra tutte le fedi.

Questo cammino, intrapreso con saggezza da Papa Francesco e lo Sheikh Ahmed al Tayyeb, riflette una risposta misteriosa e proattiva alle sfide del tempo, in sintonia con l’insegnamento del teologo Dietrich Bonhoeffer, che in tempi difficili suggeriva di cercare rifugio in Cristo.

La profezia di Abu Dhabi suggerisce che questo percorso è un impegno a costruire un mondo più fraterno e a promuovere la pace, affrontando le disumanizzazioni del nostro tempo.