Papa Francesco ha rimosso Mons. Joseph Strickland, il controverso vescovo di Tyler (Texas) dopo aver rifiutato di dimettersi dall’incarico, secondo una dichiarazione pubblica del suo vescovo metropolitano, il cardinale Daniel Di Nardo di Galveston-Houston.
Un nuovo ruolo per il vescovo Strickland non è stato annunciato nella lettera del cardinale Di Nardo.
Il vescovo Joe Vazquez di Austin, Tex., è stato nominato amministratore apostolico della diocesi di Tyler.
Il vescovo Strickland è stato oggetto di un’indagine vaticana a giugno.
Seguendo la sua prassi ordinaria, La Sede Apostolica non ha divulgato i motivi dell’indagine, ufficialmente chiamata visita apostolica.
Solo sei settimane dopo il vescovo Strickland ha attirato l’attenzione di alcuni in Vaticano dichiarando su un suo tweet che “il programma di Papa Francesco mina il deposito della fede”.
Il vescovo Strickland aveva già ricevuto un avvertimento sul suo account Twitter dal Nunzio Apostolico negli Stati Uniti nel 2021, secondo Religion News Service.
Fonti vaticane a noi vicine, hanno dettoche i commenti antibergogliani sul Twitter del vescovo Strickland, non sono l’unica ragione della sua rimozione, ma che la visita aveva rivelato importanti problemi nel suo governo della diocesi.
Il cardinale Di Nardo rivela che a seguito della visita apostolica, “la raccomandazione era al Santo Padre che la continuazione del governo pastorale del vescovo Strickland non era più fattibile”.
Dopo diversi mesi “di attenta considerazione da parte del Dicastero per i Vescovi e del Santo Padre”, le dimissioni del vescovo Strickland sono state richieste il 9 novembre 2023.
Il vescovo Strickland si era rifiutato di dimettersi e Papa Francesco successivamente lo ha rimosso d’ufficio l’11 novembre.
Il vescovo Strickland aveva guidato la diocesi di 33 contee dal 2012, quando è stato nominato da papa Benedetto XVI.
Sacerdote della diocesi di Tyler è stato direttore vocazionale della diocesi, amministratore apostolico e vicario generale.
Quando è stato nominato per la prima volta, era conosciuto come il “vescovo dei blog”, ma scriveva post non controversi sul suo sito web personale circa la fede e il suo hobby della corsa.
È diventato acceso critico di Papa Francesco nel tempo, inoltrando l’esplosiva lettera dell’arcivescovo Carlo Maria Viganó del 2018 chiedendo al Papa di dimettersi da parte di “tutti i fedeli della diocesi di Tyler” e dicendo di aver trovato “credibili” le accuse della lettera secondo cui Papa Francesco aveva consapevolmente coperto l’abuso sessuale di minori e seminaristi da parte dell’ex cardinale Theodore McCarrick.
Dopo che il Vaticano e la stampa ha pubblicato l’indagine sul caso McCarrick nel 2020, è emerso che proprio l’allora Nunzio Carlo Maria Viganò ne aveva coperto gli abusi fino a quando Papa Francesco lo ha ridotto allo stato laicale privandolo della berretta cardinalizia, provvedimento comminato in casi più unici che rari, come per la rimozione forzata di un vescovo dall’incarico.
Siamo stanchi dei vescovi tribuni della plebe che si mettono a fare gli agitatori politici.